Le tappe significative della vita del musicista
- Sullo sfondo: la sofferenza e la povertà dell’Abruzzo alla fine dell’800 e il grande esodo dell’immigrazione verso i paesi lontani del continente americano;
- il viaggio della disperazione e della speranza di Nicola, il padre che parte da Atri, storica cittadina del teramano come tantissimi altri emigrati, imbarcandosi a Genova per sfuggire alla miseria; e l’accoglienza dura nell’Argentina di quegli anni che però è piena di fervore, di attività e di prospettive;
- la nascita di Rodolfo a pochi mesi dall’approdo a Buenos Aires nel 1901, già sotto il segno delle difficoltà, rifiutato all’inizio dalla madre che non vuole essere nominata e riconosciuto solo dal padre;
- il precoce ed eccezionale talento del fanciullo che già a 9 anni deposita suoi brani per pianoforte e canto all’Archivio Nazionale Argentino, di cui uno significativamente intitolato “Gli affetti di una madre”;
e anche:
- gli studi di eccellenza al Conservatorio della Prensa e l’unica medaglia d’oro dell’Istituto;
- il prestigioso Direttore d’orchestra già a 16 anni che, da lì a qualche anno, integra il corpo dei Direttori del Colòn;
- la genialità nell’esercizio precoce della critica musicale, nei maggiori organi di stampa del paese, dove, in contrasto con l’establishment, si schiera a favore del tango che considera “la più perfetta comunione della musica con l’anima del popolo”.
- Il richiamo che Rodolfo esercita, appena diciannovenne, sul grande compositore e direttore europeo Felix Weingartner (prediletto di Liszt), il quale gli affida l’incarico di maestro preparatore e direttore scenico della Tetralogia di Wagner da lui
Un compito straordinariamente impegnativo che richiede una conoscenza matura e profonda della musica e che Rodolfo disimpegnò con grande capacità meritando unanimi consensi di critica e il plauso di Mascagni e dello stesso Weingartner con dedicatorie autografe.